Barbarolo

La frazione di Barbarolo, leggermente spostata verso la valle dello Zena rispetto alla statale della Futa, presenta origini antichissime ed è famosa anche per i suoi sentieri panoramici.

Descrizione

Si trova al confine settentrionale del comune di Loiano, leggermente verso la valle dello Zena rispetto alla statale della Futa. Fin dai tempi più remoti fu un Comune indipendente nella sua organizzazione interna ed amministrativa.
Il 24 novembre 891 il "pago Barbarorum" insieme con quelli di Monte Cerere, Brento e Gesso, fu donato in proprietà e giurisdizione a Titelmo di Titelmo dall'Imperatore Guigo. Vediamo così come esso fosse centro pagense, compreso in una "iudiciaria" comprendente le alte vallate dei fiumi da Savena a Santerno e luogo fortificato, forse di origine bizantina. Barbarolo, è per tutto l'Alto Medioevo non tanto come centro abitato ma quasi unicamente come Pieve.
Pieve di SS. Pietro e Paolo. Antichissima pieve prende quasi certamente il nome da uno stanziamento di popolazioni germaniche, probabilmente longobarde. Il 27 marzo 1034 il marchese Bonifacio di Toscana si impegnò a vendere a Moghefredo di Ubaldo duecento tornature poste "infra plebe S. Petri qui vocatum Barbarolum".
I possedimenti del marchese Bonifacio nella zona passarono alla figlia Matilde di Canossa che nel 1078 li donò, con il paese di Scanello, alla chiesa di Pisa. Nel 1116 l'Imperatore Enirio confermò ai canonici di S. Pietro di Bologna la metà delle decime di tutta la Pieve di Barbarolo. Infine nel 1289 "Barbarolum sive Poreclum" è incluso con diversi altri luoghi vicini nella podesteria di Scaricalasino. Alla Pieve erano soggette nel 1366, 22 chiese e 3 ospedali. Dalla fine del Quattrocento l'arciprete di Barbarolo ebbe il titolo di Abate.
Dell'originale edificio protoromanico restano tracce di eccezionale valore coeve alla cripta di S. Maria di Montovolo: sono visibili capitelli ad intreccio di fogliame, risalenti probabilmente al decimo secolo. L'attuale struttura dovuta a rifacimenti del Sette-Ottocento altera la lettura d'insieme di questa opera. Fino a tempi relativamente recenti Barbarolo ha costituito, con i suoi borghetti e le numerose case sparse, il borgo più popoloso dell'intero comune, più dello stesso capoluogo. A testimoniare dell'importanza e della vitalità di questo centro ricordiamo che proprio a Barbarolo fu fondata nel 1902, ed ebbe sede per oltre mezzo secolo, la Cassa rurale di depositi e prestiti, attualmento Banca di Credito Coperativo, trasferitasi nel capoluogo nel 1958.

Mappa

Indirizzo: Via Barbarolo, 18, 40050 Barbarolo BO, Italia
Coordinate: 44°18'1,9''N 11°20'31,4''E Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)

Modalità di accesso

La frazione si snoda principalmente lungo i lati dell'omonima strada, la Via Barbarolo, strada asfaltata a doppia corsia (una corsia per senso di marcia), deviazione della SS 65 della Futa nella porzione settentrionale del Comune.
Sono presenti fermate di mezzi pubblici presso la frazione.

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